Trio in la minore op. 35
Allegro – Lento – Allegretto scherzando – Allegro vivace
A partire dal 1895, Fernand de La Tombelle compone una serie di ambiziose opere di musica da camera, per formazioni diverse: Quartetto per archi e pianoforte op. 24 e Trio per violino, violoncello e pianoforte op. 35 (1895), Quartetto per archi op. 36 (1896), Sonata per violino e pianoforte op. 40 (1898), Sonata per violoncello e pianoforte (1905). Dedicato al pianista Isidor Philipp, il Trio, che fonde l’estetica francese e e quella tedesca, viene eseguito per la prima volta il 17 febbraio 1895 alla Société d’Art da Augustin Lefort (violino), da François Dressen (violoncello) e dal compositore. “Le Ménestrel” ne elogia l’interpretazione, aggiungendo: «Le prime tre parti di questo Trio, e l’Adagio in particolare, sono perfettamente riuscite». Nell’Allegro iniziale sono da notare il colorito modale del primo tema e qualche armonia alla Fauré. Se il materiale melodico è affidato soprattutto agli archi, che sviluppano un ampio lirismo, il flusso continuo di arpeggi e accordi spezzati al pianoforte svolge un ruolo importante nello stabilire il clima del brano. Il Lento si apre su una melodia nobile ed espressiva, eseguita dal violoncello, poi il discorso si anima e si fa più teso; l’ultima parte si ricollega al carattere elegiaco delle prime pagine, con gli archi che eseguono all’unisono il tema principale nel registro acuto del violoncello. Il terzo movimento, uno Scherzo in due tempi irto di frizzanti staccati, associa la vivacità ritmica a una profonda effusione. Tale energia si mantiene nell’Allegro vivace, nel quale gli strumenti si scambiano i motivi tematici dialogando intensamente tra loro.
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data di pubblicazione : 25/09/23
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