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Chanteuse par amour

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Operetta in un atto rappresentata per la prima volta al Théâtre des Variétés.

La cittadina di Étretat, solitamente assai tranquilla, nella bella stagione si riempie del fior fiore dell’allegra vita parigina. Seguendo una moda lanciata proprio da Jacques Offenbach, il pacifico borgo normanno si trasforma rapidamente in località balneare e spesso si ritrova sommerso dalle richieste di alloggio. Non avendo trovato posto in albergo, Suzanne, cantante di café-concert abbandonata dal suo amante, si è dovuta rifugiare nella casa di un’attrice partita per una tournée. Tuttavia, è ormai giunto per lei il momento di fare le valigie; la padrona di casa sta infatti per tornare. L’operazione si rivela difficile e Suzanne finisce per svuotare scatoloni invece di ripiegare i suoi vestiti; il suo maestro, autore di chansons, le ha inviato tutto ciò che le può servire per avere successo, dagli spartiti fino agli accessori di scena. Quando finalmente Suzanne individua l’aria che le si addice di più, viene interrotta da uno strano tubo che comunica con l’appartamento del piano di sopra… Presentata al Théâtre des Variétés nel settembre 1877, Chanteuse par amour ha l’aria del ricordo di vacanze, oltre a essere una parodia del café-concert, ed effettivamente sembra che sia stata concepita proprio in un periodo in cui librettisti, compositore e interprete (Anna Judic) si trovavano tutti a Étretat. Oltre ad alludere alle difficoltà di trovare alloggio, l’operetta prende in giro una forma di turismo tipica dell’epoca e legata alle celebrità, originata da uomini disposti a tutto per seguire le attrici famose ovunque andassero. Del resto, la scena dell’apertura dello scatolone con gli spartiti offre l’occasione di imitare lo stile di alcune delle artiste più in voga del momento, tra cui la stessa Anna Judic.

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data di pubblicazione : 25/09/23



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