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Méditation op. 31

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Pubblicata per la prima volta per i tipi dell’editore Leduc nel 1898, la Méditation op. 31 di Mel Bonis è dedicata a Madame Jeanne Monchablon, un’intima amica della compositrice. Questa pagina di spiccato lirismo si presenta come un’ampia mélodie accompagnata; si noti che esiste anche una versione dell’opera per violoncello o violino e pianoforte, concepita simultaneamente dalla compositrice. L’accompagnamento snocciola una serie quasi ininterrotta di semicrome in legato, che conferisce al brano grande regolarità ritmica dall’inizio alla fine. Associato a una misura a tre tempi, così come all’oscillazione melodica iniziale in ritmo puntato – ricorrente in tutto il brano –, tale sistema di scrittura fa qui pensare al genere della ninnananna o della barcarola. Al clima meditativo dell’inizio, enunciato dall’indicazione piano, succede un’atmosfera progressivamente più tesa. Dapprima il discorso è accentuato da cromatismi e sottolineato da raddoppiamenti o scambi espressivi tra la melodia e motivi in controcanto; successivamente, slanci lirici dai contorni più definiti sono sostenuti da un modo di suonare più esuberante – raddoppiamenti di ottava, utilizzo del registro acuto, indicazioni di forte. Lo sviluppo formale del lavoro obbedisce alla stessa logica d’intensificazione espressiva: il suo schema ternario è sovvertito da un ritorno tronco della sezione iniziale, che lascia il posto a nuovi slanci appassionati. Dopo un ritorno alla calma, il brano si conclude con una coda sospensiva e spoglia, basata sulla ripetizione dello stesso motivo e introdotta da un fugace e inatteso colore modale.

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https://www.bruzanemediabase.com/it/node/12466

data di pubblicazione : 25/09/23



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