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Rapsodie espagnole

Compositore/i :
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Formazione musicale :

1. Prélude à la nuit – 2. Malagueña – 3. Habanera – 4. Feria.

È con la Rapsodie espagnole, composta nel 1907-1908 ed eseguita per la prima volta il 15 marzo 1908 al Théâtre du Châtelet sotto la direzione di Édouard Colonne, che Ravel rivela la sua genialità di orchestratore, che già si era intravista nel ciclo di mélodies intitolato Shéhérazade e nell’orchestrazione di Une barque sur l’océan. La versione sinfonica del brano, originariamente scritta per il pianoforte, è stata eseguita in concerto prima di quella per due pianoforti. Fu una rivelazione che Roland-Manuel descrive così: “È nella Rapsodie espagnole che si ascolta per la prima volta quell’orchestra nervosa, felina, di trasparenza, nitidezza e vigore esemplari, la cui sonorità serica e al tempo stesso asciutta è per così dire il sigillo di Ravel”. Peraltro, la Habanera era stata composta già nel 1895 ed eseguita per la prima volta al pianoforte nel 1898 come primo brano dei Sites auriculaires, prima di prendere il suo posto nella Rapsodie. Di fatto, questo terzo movimento è il solo a non contenere il motivo di quattro note (fa-mi-re-do diesis) che risuona in modo ossessivo nel Prélude à la nuit, per poi ricomparire in Malagueña e in Feria. Si tratta di un’evocazione della Spagna che prende avvio nel mistero della notte e tocca il suo culmine nell’effervescenza di una festa diurna: questa è l’impressione suscitata dai quattro quadri. Dopo i fremiti e gli slanci voluttuosi del Prélude à la nuit, la Malagueñaintroduce più mordente. La parte centrale dell’indolente e malinconica Habanera annuncia la Feria, la cui energia dionisiaca non è priva di ambiguità. I finali di Daphnis et Chloé, della Valse e del Boléroavranno questa stessa ebbrezza febbrile, al contempo sontuoso vertice e cataclisma distruttivo.

Permalink

https://www.bruzanemediabase.com/it/node/18720

data di pubblicazione : 25/09/23



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