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Sonata per violoncello e pianoforte

Compositore/i :
Date :
Formazione musicale :
Instrument(s) :

Moderato – Adagio non troppo – Vivace ma non troppo

Accanto a numerose opere composte per il suo primo strumento, il violino, e a pezzi pianistici, sinfonie e opere vocali, il catalogo di Benjamin Godard annovera parecchi brani dedicati al violoncello. Oggi caduta nel più completo oblio, la Sonata in re minore op. 104 pubblicata nel 1887 da Durand e Schoenewerk attesta la padronanza, da parte di Godard, della scrittura per violoncello, strumento di cui sa mettere particolarmente in risalto le potenzialità espressive associate ai suoi diversi registri. Questa sonata rivela anche l’influenza esercitata dalla musica di Schumann sul giovane docente della classe di ensemble strumentale del Conservatorio parigino. L’opera ha inizio con un movimento di tipo ternario le cui prime battute evocano il genere della barcarola, e il cui colore sommesso e cupo ricorda la Lugubre gondole per pianoforte (o per piano e violino/violoncello) di Franz Liszt. L’esposizione al pianoforte del secondo tema, in fa maggiore, è per parte sua accompagnata da figurazioni tipicamente schumanniane. Pagina di estremo lirismo, dalle armonie delicate e cromatiche, il secondo movimento è anch’esso fortemente intriso di germanesimo. Nel finale, l’influenza propriamente schumanniana si fa nuovamente sentire attraverso la formidabile energia ritmica che emana dalla scrittura omoritmica di un motivo vivace fondato sulla ripetizione delle stesse cellule, ricco d’accenti e caratterizzato dall’asprezza di un intervallo di quarta aumentata discendente. Pieno di contrasti, il discorso relativo a questa parte oscilla tra tale carattere deciso e passaggi leggeri o cantabili.

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data di pubblicazione : 25/09/23



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