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Sonata per violino e pianoforte n. 2

Compositore/i :
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Formazione musicale :
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Andante. Allegro vivace et appassionato – Intermezzo. Vivace – Andante quasi adagio – Finale. Allegro

Composta nel 1866 come la prima opera di Godard, la Sonata per violino e pianoforte n. 2 è pubblicata dall’editore parigino Durand verso il 1875; è dedicata Wilhelm Krüger, musicista e «amico» del giovane violinista, il quale scrisse numerosi brani da salotto. L’opera, come la Sonata n. 1, si apre con una lenta introduzione in tempo andante, qui tuttavia ridotta a poche battute soltanto, che non presentano un legame tematico esplicito con l’Allegro che segue: il compositore dà qui risalto a una lunga dominante che ha la funzione di preparare l’arrivo del tema alla tonalità principale di la minore. A questo punto la frase enunciata dal violino è accompagnata da grandi arpeggi ascendenti del pianoforte, che instaurano un clima agitato, la cui costruzione nasce da un lavoro tematico e retorico che esalta l’animazione del discorso: questo a sua volta sembra svilupparsi come un flusso organico ininterrotto. Dopo un ritorno dell’Andante iniziale, il movimento si conclude sulla tonalità di la, questa volta maggiore: una modulazione che conferisce un’improvvisa luce a questo tormentato Allegro. Il secondo movimento è un pittoresco Intermezzo ritmato dalle sincopi del pianoforte e colorato qua e là da intervalli particolari (nello specifico, di quinte aumentate). L’Andante quasi adagio inizia con un tema semplice, ma screziato di fugaci cromatismi. Sostituendosi alle crome ripetute dell’accompagnamento, le sincopi del pianoforte creano una tensione che non arriva mai a esprimersi completamente. Viceversa, il finale è un Allegro brioso che termina con un’effervescente coda, in un tempo un poco piu vivace che sembra fatto apposta per scatenare gli applausi.

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data di pubblicazione : 25/09/23



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