Fantaisie élégiaque op. 59
Introduction : Andante largo – Marche funèbre : Andante moderato
Diversamente da numerose altre fantasie romantiche, questa Fantaisie élégiaque di ampie dimensioni (più di un quarto d’ora) non è destinata a dare risalto all’eccezionale virtuosismo di chi la interpreta, né trae il proprio materiale tematico da un’opera famosa. Sor la dedicò alla memoria di Madame Beslay, nata Levasseur, morta di parto il 20 aprile 1835 (se ne deduce che il lavoro può essere datato al 1835, o eventualmente al 1836). Questa giovane donna, figlia di un ufficiale di Napoleone I, aveva preso lezioni di chitarra dal compositore, ma era nota soprattutto per il suo talento come pianista, che aveva attirato l’attenzione di Rossini; ciò forse spiega l’importanza del registro operistico nell’elegia che essa ispirò a Sor. L’Introduzione, dal carattere improvvisatorio, inizia con un gesto sorprendente: un arpeggio di settima diminuita, che conferisce immediatamente un tono tragico, rafforzato subito dopo dal basso cromatico discendente e dalle dolorose appoggiature. A questo attacco, che sfrutta i procedimenti retorici del lamento, segue una lunga aria strumentale (intercalata da una sezione a due voci). Poi la Marche funèbre svolge il suo ritmo solenne, illuminato però da una nuova aria in modo maggiore, come un commosso ricordo della persona scomparsa. Verso la fine del brano, nella partitura sono scritte due parole: «Charlotte!», «Addio!», assimilando la chitarra a un personaggio dotato di parola. A tali esclamazioni rispondono suoni armonici eterei, come se una voce replicasse dall’aldilà.
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data di pubblicazione : 25/09/23
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