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Quartetto per archi e pianoforte in si bemolle maggiore op. 41

Compositore/i :
Date :
Formazione musicale :

Allegretto – Andante maestoso ma con moto – Poco allegro più tosto moderato – Allegro

Intorno al 1851-1853 Saint-Saëns compose un quartetto con pianoforte (che sarebbe stato pubblicato solo nel 1992). Ritornò a questo genere di formazione nel 1875, un  anno per lui ricco di avvenimenti: matrimonio con Marie-Laure Truffot, nascita del figlio André, composizione dell’oratorio Le Déluge e del Concerto per pianoforte n. 4, prima esecuzione dei poemi sinfonici Phaéton e La Danse macabre. Scritto in febbraio, il Quartetto con pianoforte op. 41 venne eseguito per la prima volta già il 6 marzo 1875 nella sala Pleyel da Pablo de Sarasate, Alfred Turban, Léon Jacquard e dal compositore stesso. La rapidità con cui l’opera venne creata corrisponde alla vivacità del tono e al vigore ritmico della partitura. L’effusione dell’Allegretto iniziale è equilibrata dalla chiarezza della struttura e dal carattere di spontaneità, che a tratti genera un’impressione d’improvvisazione. Il movimento seguente, non veramente lento, non interrompe la tensione. Si basa su due elementi che passano da uno strumento all’altro oppure si sovrappongono: un motivo perentorio e convulso, presentato dal pianoforte, e una melodia nello stile di un corale, affidata dapprima agli archi. Il movimento Poco allegro più tosto moderato, che svolge la funzione di scherzo, si distingue per il suo carattere febbrile e per gli originali effetti ritmici prodotti da sincopi in misure ternarie. Due veementi cadenze (al violino e più tardi al pianoforte) introducono nuovamente lo spirito improvvisatorio. L’energico finale, in cui il contrappunto evita ogni rigidezza scolastica (come peraltro in tutta l’opera), riassume il materiale dei movimenti precedenti consolidando la forma ciclica di questo quartetto.

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data di pubblicazione : 25/09/23



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