Johann Paul Aegidius MARTINI
1741 - 1816
Compositore, Organista
Figlio dell’organista Andreas Martin Schwarzendorf, Johann Paul Aegidius Martini nasce il 31 agosto 1741 a Freystadt, in Baviera. Avviato all’organo dal padre, prosegue la propria formazione musicale nel Seminario gesuita di Neuburg. Nel 1758 intraprende studi di filosofia nell’Università di Friburgo, ove diventa organista titolare del convento dei Francescani. Due anni dopo, a seguito di un litigio col padre, si reca a Nancy. I suoi lavori lo fanno allora notare da due influenti mecenati, uno dei quali è il re di Polonia in esilio Stanislao I. Nel 1765 Martini si stabilisce a Parigi, ove si fa conoscere nei circoli aristocratici e reali e intraprende una brillante carriera ufficiale. Dopo avere vinto un concorso per la composizione di marce, viene ingaggiato dal marchese di Chamborant, dal duca di Condé e poi dal conte d’Artois. Nel 1787 assume la direzione dei Concerti della regina, per divenire poi direttore del Théâtre de Monsieur (il futuro Théâtre Feydeau). Durante il Terrore, temendo di essere arrestato a causa dei suoi stretti rapporti con la famiglia reale, si rifugia a Lione. Rientrato a Parigi, trionfa con l’opera Sapho. Grazie a tale successo, nel 1796 è nominato ispettore del Conservatorio parigino e mantiene l’incarico fino al 1800, anno in cui diventa professore di composizione; ma nel 1802 Catel e Méhul lo estromettono dal Conservatorio. Essendo ormai ignorato dal teatro, si volge alla musica sacra, componendo un Te Deum e una Messa solenne per accompagnare le funzioni religiose pubbliche. Con la Restaurazione ritrova infine l’incarico di sovrintendente alla musica del re che già aveva ottenuto nel 1788. Muore nel 1816. Il percorso di Martini è quello tipico di molti musicisti del suo tempo: nutrito da un’ambizione apolitica, attraversa senza particolari problemi i vari regimi che si succedono in quell’epoca agitata. Pur non essendo francese d’origine, la sua frequentazione degli ambienti parigini e i suoi rapporti con gli istituti accademici ne fanno un perfetto rappresentante di quegli stranieri “acclimatati” al gusto francese che furono o saranno personaggi come Cambini, Cherubini, Spontini, Reicha e molti altri.
Opere
Messe des morts à grand orchestre dédiée aux mânes des compositeurs les plus célèbres
Johann Paul Aegidius MARTINI
1815
Documenti e archiv
Ritratto, Illustrazione a stampa
Martini
Frontespizio
Henri IV (Durosoy / Martini)
Frontespizio
Sapho (Salm / Martini)
Permalink
data di pubblicazione : 30/09/23