Fortunio
Questa comédie-lyrique su libretto di Gaston Caillavet e Robert de Flers venne rappresentata per la prima volta all’Opéra-Comique il 5 giugno 1907 in una versione in cinque atti, ridotta poi in quello stesso anno a quattro (riunendo il terzo e il quarto). Si ispira a Le chandelier di Alfred de Musset, pubblicato nel 1835 ma messo in scena soltanto nel 1848 e ripreso nel 1859 alla Comédie-Française. Per questo secondo allestimento, Offenbach compose una canzone poi inclusa nel 1861 nella sua Chanson de Fortunio, un’operetta concepita come un seguito del Chandelier, che mette in scena un Fortunio cinquantenne, diventato un pingue avvocato. Messager torna dunque all’intrigo originario: il capitano Clavaroche consiglia alla graziosa Jacqueline, sua amante, di fingere di provare affetto per il timido Fortunio, in modo da distrarre l’attenzione del marito. Ma Jacqueline si invaghisce realmente del giovane chierico, riducendo così il fatuo militare al ruolo di «reggimoccolo» (chandelier). Un simile soggetto potrebbe degenerare in farsa o in facile sentimentalismo; due trappole che Messager evita, persino nell’umoristico «Que dites-vous du nom de Clavaroche» o nell’aria di Fortunio «Je suis très tendre et très farouche». Estremamente delicata e raffinata nelle armonie come nell’orchestrazione e nelle impalpabili linee melodiche, la musica passa impercettibilmente dal recitativo al cantabile, sfruttando abilmente i numerosi cambiamenti di tempo e di metro. Qualche tocco melanconico sfuma i ritratti dei personaggi («Hélas! pour votre Jacqueline», «J’aimais la vieille maison grise», «Il s’agit d’une amie à moi»), ma senza mai turbare: la tragedia non può sfiorare questo paese del sorriso.
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Les interprètes de Messager
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Scènes d'opéras de Messager
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Décor de Fortunio de Messager
Pubblicazioni scientifiche
Pubblicazione
André Messager. Le passeur de siècle
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data di pubblicazione : 05/06/24
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