Samuel ROUSSEAU

Quando Samuel Rousseau entra al Conservatorio di Parigi, nel 1871, è per concludere gli studi musicali iniziati con il padre, un vecchio falegname che aveva conosciuto un certo successo nella fabbricazione di harmonium. Si distingue inizialmente nella classe d’organo, sotto la guida di François Benoist e poi di César Franck, e ottiene il primo premio nel 1877; parallelamente, a partire dal 1873, segue i corsi di composizione di François Bazin. Candidato al prix de Rome nel 1876 (secondo premio per la seconda volta) e nel 1877, consegue il grand prix nel 1878 assieme a Clément Broutin con la cantata La Fille de Jephté. Nel 1879 il suo opéra-comique in un atto Dianora vince il Premio Cressent, il che gli consente di essere eseguito nella Salle Favart. Organista accompagnatore alla chiesa di Sainte-Clotilde dall’inizio degli anni Settanta, ne diventa maestro di cappella al ritorno da Villa Medici. Si dedica allora, in aggiunta ai suoi compiti di insegnante e di accompagnatore, alla composizione di numerosi lavori di carattere sacro: messe, mottetti (in particolare un Libera me nel 1885), pezzi per organo (tra cui una Fantaisie premiata dalla Société des compositeurs nel 1889). Ma la sua produzione non è limitata a quest’ambito: nel 1891 vince il concorso della Città di Parigi con l’opera lirica Merowig, nel giugno 1898 il suo dramma lirico La Cloche du Rhin viene rappresentato all’Opéra di Parigi, nel 1904 una sua composizione di musica da camera (per l’esattezza, una Sonata per violoncello e pianoforte) gli vale il Premio Chartier. Maestro collaboratore alla Société des concerts, critico musicale per “L’Éclair”, Rousseau ritorna al Conservatorio nel 1899 per insegnarvi armonia. Suo figlio Marcel Samuel-Rousseau è anche lui un prix de Rome.