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Sonata op. 4 n. 3 in do diesis minore

Compositore/i :
Date :
Formazione musicale :
Instrument(s) :

Allegro moderato – Adagio – Rondeau. Allegretto

Le tre sonate op. 4 di Hyacinthe Jadin, pubblicate nel 1795, fanno di lui un maestro della musica per tastiera del suo tempo. L’ultima delle tre è di carattere piuttosto cupo. Nello studiarla colpisce constatare come un compositore francese di fine Settecento intenda il genere della sonata in modo assai diverso da un compositore di area germanica (poiché sono inevitabilmente le sonate di Mozart e di Haydn e, in parte, quelle di Beethoven a costituire il nostro termine di raffronto in materia): temi poco numerosi e meno chiaramente definiti, trattamento formale più libero in quanto forse ancora legato ai modelli binari dell’età barocca. In questa sonata di Jadin l’unico tema dell’“Allegro moderato” iniziale è un arpeggio completato da vari motivi secondari. L’esposizione presenta l’idea fondamentale nella tonalità principale e prosegue il discorso fino al tono di mimaggiore. Dopo la ripresa, ad essa fa seguito uno sviluppo aperto da grandi accordi in cui vengono sfruttati prevalentemente i motivi secondari. Si chiude così questo curioso movimento: senza alcuna riesposizione. L’“Adagio” presenta una melodia pura e spoglia, nella quale appaiono già alcune scale di biscrome. Essa viene ripresa e seguita da un episodio più concitato e ricco di abbellimenti in cui le biscrome diventano la norma. Una sezione lenta, che in certi punti ricorda la prima, conclude il pezzo. L’ultimo movimento, “Rondeau. Allegretto”, alterna un refrain dalle ottave poderose ai due couplets di tessitura più leggera, spesso affini al valzer.

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data di pubblicazione : 25/09/23



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