Salta al contenuto principale

Suite en duo per flauto e arpa

Compositore/i :
Date :
Instrument(s) :

1. Préambule : Modéré – 2. Modéré – 3. Assez lent – 4. Danse à onze temps : très animé

Composta tra il 1° e il 16 febbraio 1927 a bordo della corazzata “Provence” attraccata a Tolone, la Suite en duo viene eseguita dai suoi dedicatari (l’arpista Pierre Jamet e il flautista René Le Roy) il 25 febbraio 1928 alla Société nationale de musique. È il prodotto di un viaggio che Jean Cras aveva compiuto in Guinea e in Senegal qualche mese prima. Da quel viaggio aveva riportato dei balafon, strumenti a percussione formati da listelli di legno che si colpiscono con bacchette (come per lo xilofono), sopra zucche che servono da casse di risonanza. Affascinato dal loro timbro, Cras si ispira anche alla loro modalità e alle loro formule melodiche, che aveva udito durante un concerto a Kindia, in Guinea; inoltre segnala che il tema principale del secondo movimento deriva da una melodia di balafon. I motivi sono spesso basati su tre o quattro suoni (e non sulla sette note della scala occidentale). Che tutti i movimenti della Suite siano in la bemolle non è un caso, dato che gli strumenti africani che Cras aveva ascoltato erano tutti accordati su questa nota. Peraltro, non è facile indovinare le radici geografiche di questa partitura dal semplice ascolto; da una parte, perché le coloriture pentatoniche e i motivi di alcuni di questi suoni esistono anche in altre tradizioni musicali, come quella bretone; dall’altra, perché il compositore rifugge da un esotismo da cartolina. La “Danse à onze temps” denota un certo gusto per le misure irregolari; del resto, la Vocalise-étude, valse à onze temps del 1928 segue la stessa metrica.

Focus

Permalink

https://www.bruzanemediabase.com/it/node/12057

data di pubblicazione : 25/09/23



Effettuare una ricerca