Quintetto con due viole in fa maggiore op. 92 n° 1

Reicha compose a Vienna una serie di sei quintetti per archi, tre dei quali furono pubblicati a Parigi come op. 92. Il Grand Quintetto n. 4 con due viole in fa maggiore, datato giugno 1807, è il primo dei tre. Nello stesso periodo Reicha compose una cinquantina di altri lavori da camera, ma furono soprattutto questi quintetti, «assai originali» secondo le sue parole, a stabilire la sua reputazione a Vienna. Il Quintetto in fa maggiore, tanto ispirato quanto impegnativo, illustra bene il carattere particolare di queste opere, alle quali il compositore predice un’accoglienza meno favorevole in Francia a causa della loro difficoltà di esecuzione. il brano inizia con un Allegretto poco andante in 3/4 dalle armonie mutevoli, che introduce un più stabile Allegro in due tempi il cui tema in fa maggiore subisce varie trasposizioni. Una profusione di idee melodiche che attingono a tonalità vicine conduce a un tema contrastante in do maggiore, eseguito a mezza voce. Il trattamento dei diversi motivi e la loro complessa articolazione attestano le ambiziose intenzioni del compositore. Il Minuetto, in seconda posizione, si contraddistingue per l’incisivo fraseggio staccato che domina l’intero movimento e per il materiale minimale a partire dal quale viene costruendosi. L’Andante, in la maggiore, fa presentare al primo violino un motivo dal ritmo puntato, la cui coloritura armonica varia a ogni sua ricorrenza e cui si contrappone una seconda idea melodica in trioli. L’opera ci conclude con un Finale di grande ampiezza, che colpisce per la complementarità e la perfetta fusione tra i cinque strumenti.