Ferdinand HÉROLD

In parallelo a una formazione di carattere generale, Louis-Ferdinand Hérold riceve dal padre le prime lezioni di musica. Evidentemente dotato, non tarda a iscriversi al Conservatorio di Parigi, dove a partire dal 1806 frequenta le classi di Adam (pianoforte), Kreutzer (violino), Catel (armonia) e Méhul (composizione). Questi pochi anni sono coronati nel 1812 da un Premier Prix de Rome, riconoscimento che gli frutta un soggiorno in Italia, durante il quale prende coscienza della propria vocazione di compositore drammatico. Fa così rappresentare a Napoli la sua prima opera, La Gioventù di Enrico Quinto. Una volta tornato a Parigi dopo un breve soggiorno a Vienna, Hérold viene nominato maestro al cembalo e quindi assistente al Théâtre-Italien, prima di entrare all’Opéra come chef de chant (1826-1831). Nel frattempo si fa conoscere grazie a Charles de France, scritto in collaborazione con Boieldieu (1816). Seguono una quantità di opere dall’alterna fortuna, insuccessi più o meno relativi (Le Premier Venu, Les Troqueurs, Le Lapin blanc, L’Illusion) o autentici successi (Les Rosières, La Clochette, Le Muletier, Marie, Emmeline). Sarà solo con le rappresentazioni successive di Zampa ou La Fiancée de marbre e di Le pré aux clercs (1831-1832) che Hérold conquisterà una vera gloria, poco prima della morte prematura. Oltre ad arie, inni, sinfonie, ouverture e a composizioni varie per tastiera (tra cui sette sonate e quattro concerti), Hérold è autore di tre opere, ventisette opéras-comiques e parecchi balletti che preannunciano il grande repertorio romantico (La Somnambule, La Fille mal gardée, La Belle au bois dormant).